
Come difendersi dal phishing: strategie avanzate per proteggere la tua rete
Febbraio 3, 2024
Sicurezza nelle comunicazioni via email: difendersi dall’attacco “BEC”
Febbraio 10, 2024Il disaster recovery in cloud rappresenta oggi la frontiera della protezione aziendale contro le interruzioni catastrofiche dei sistemi IT.
In questo articolo, esploreremo come implementare un piano di recupero efficace basato sul cloud, assicurando la continuità operativa della tua azienda anche nelle situazioni più critiche.
Dalla comprensione dei rischi alle strategie di implementazione, ti fornirò le conoscenze essenziali per salvaguardare il futuro della tua impresa nell’era digitale, dimostrando perché il disaster recovery in cloud è diventato indispensabile per ogni business moderno.
Disaster recovery in cloud: cos’è
Oggi, il funzionamento delle aziende dipende sempre più dal corretto funzionamento delle loro infrastrutture IT.
Mentre la digitalizzazione presenta vantaggi e opportunità di ottimizzazione, porta anche con sé un notevole rischio: senza contromisure, le interruzioni parziali o complete del sistema IT sono suscettibili di compromettere la continuità aziendale e causare interruzioni nei processi commerciali e nei servizi.
Pertanto, è essenziale che ogni azienda sviluppi un piano di Disaster Recovery adatto alle sue esigenze e riconosca l’importanza di avere un plan valido già in atto prima che sia troppo tardi.
È importante conoscere le caratteristiche e i principali vantaggi del Disaster Recovery sul Cloud, un piano di recupero basato sull’infrastruttura cloud.
Cosa comprende un piano di disaster recovery?
Il Piano di Recupero di Emergenza (Disaster Recovery Plan) è il documento aziendale che stabilisce l’approccio, gli strumenti e i processi per minimizzare i danni in caso di disastro informatico.
Questo piano nasce da un’analisi dei rischi e delle infrastrutture dell’organizzazione, mirando a implementare soluzioni che vanno oltre il semplice backup e coinvolgono anche pratiche aziendali mirate a:
- prevenire problemi critici
- controllare le infrastrutture
- ripristinare dati e funzionalità in caso di eventi avversi
Non esiste una configurazione universale che sia ideale per tutte le aziende. Ogni azienda deve sviluppare il proprio piano personalizzato, considerando le proprie specificità e bilanciando le scelte di soluzioni, costi e benefici attesi.
Obiettivi disaster recovery
Due obiettivi chiave da definire sono il Recovery Time Objective (RTO), ovvero il tempo massimo entro cui un servizio può rimanere offline prima di essere considerato inaccettabile, e il Recovery Point Objective (RPO), ovvero la quantità di dati che si è disposti a perdere prima del ripristino.
Quali sono le principali categorie di disastri informatici?
Un piano di recupero di emergenza deve considerare una vasta gamma di eventi potenzialmente dannosi, dai disastri naturali come terremoti, inondazioni e incendi, a eventi di origine umana, che possono essere intenzionali (come attacchi criminali alla sicurezza informatica) o accidentali (causati da errori o negligenza).
È importante anche distinguere se il disastro coinvolge l’hardware e gli aspetti fisici o se riguarda la compromissione delle informazioni contenute, senza danni all’hardware.
Nella progettazione di un piano di recupero di emergenza è fondamentale considerare in modo integrato le diverse tipologie di rischi e protezioni per identificare le soluzioni più adeguate. Non è un caso che molte aziende optino per soluzioni basate su cloud oggi, proprio per questi motivi.
Vediamo perché.
Caratteristiche e vantaggi del recupero di emergenza nel cloud
Il Cloud Disaster Recovery è un servizio che sfrutta le risorse del cloud, affidandosi a server esterni per l’archiviazione dei dati e altro, forniti da fornitori specializzati, e accessibili tramite connessione Internet.
Questa soluzione offre numerosi vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali che richiedono il backup su server fisicamente situati all’interno dell’azienda. Esaminiamo i vantaggi più significativi:
- riduzione dei rischi ambientali. Il cloud elimina i rischi di danni fisici ai server dovuti a eventi come inondazioni, incendi o calamità estreme come i terremoti. Poiché i dati sono conservati in strutture remote rispetto all’azienda, è meno probabile che si verifichino eventi che minacciano l’integrità dei database. In contrasto, con un backup locale, sia il server principale che quello di backup potrebbero essere distrutti contemporaneamente
- data center di alta qualità. Indipendentemente dall’attenzione e dalle risorse che un’azienda dedica alla costruzione e alla manutenzione dei propri data center, è difficile competere con i data center progettati appositamente per fornire soluzioni cloud. Questi data center possono implementare procedure di sicurezza standardizzate e vantare certificazioni che attestano la loro qualità. Questo si applica anche alla protezione da minacce informatiche, che richiede una costante aggiornamento
- flessibilità e modularità. Sfruttando il cloud, qualsiasi azienda può adattare gradualmente la quantità e il tipo di servizi di cui ha bisogno, senza dover affrontare i costi e i tempi necessari per creare una soluzione interna. Inoltre, elimina gli oneri di manutenzione e aggiornamento associati a una soluzione in-house
Per questi motivi, il Cloud Disaster Recovery è in molti casi la migliore soluzione disponibile per le aziende.
L’importanza della prossimità: Google Cloud Regions in collaborazione con TIM
Nonostante i chiari benefici offerti dal cloud per le operazioni di Disaster Recovery, sorgono alcune sfide potenziali che richiedono attenzione.
Inizialmente, allontanandosi dai server che ospitano il cloud aziendale, si aumenta la latenza, cioè il tempo di trasmissione dei dati. Questa distanza significativa dai server cloud può limitare la tempestività nella ricezione delle risposte.
Inoltre, un server cloud ubicato in un altro paese potrebbe essere soggetto a diverse normative legali, incluse le leggi sulla privacy, ed esporre l’azienda a rischi geografici e geopolitici diversi. Pertanto, è di fondamentale importanza lo sviluppo di infrastrutture di alta qualità nel medesimo territorio in cui operano le aziende.
Un esempio di tale iniziativa sono le Google Cloud Region, realizzate in Italia in collaborazione con TIM, e situate in Lombardia e Piemonte, prossimamente anche a Roma.
Queste strutture non solo ampliano ulteriormente i servizi di alta qualità già presenti in Italia, ma consentono anche di sviluppare un cloud a bassa latenza, conforme a tutte le normative europee, inclusa il GDPR, per servire l’intero Paese.
Conclusione
In conclusione, il Disaster Recovery è un elemento fondamentale per prevenire eventi che potrebbero minacciare la continuità aziendale e, in molti casi, la stessa esistenza dell’azienda.
Considerando i vantaggi offerti e la crescente disponibilità di infrastrutture regionali specializzate, sempre più aziende si affidano a soluzioni di Disaster Recovery basate su cloud, come quelle offerte da TIM Enterprise.
Non lasciare il futuro della tua azienda in balia degli imprevisti. È il momento di agire per proteggere il tuo business da potenziali disastri.
Richiedi ora una consulenza personalizzata compilando il form e scopri come implementare un piano di disaster recovery in cloud su misura per le tue esigenze specifiche.
La sicurezza e la continuità del tuo business sono a portata di mano – non aspettare che sia troppo tardi per garantire la resilienza della tua azienda.